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La comunità

Realizzare partnership e alleanze, ricercare soluzioni per creazione di idee innovative.

IL PROGETTO

Il progetto è volto a realizzare partnership e alleanze per lo sport e le città, a ricercare soluzioni utili mirate al benessere dei cittadini e alle politiche sociali, passando per la pratica sportiva. Tutte le realtà coinvolte potranno contribuire nella creazione di idee innovative, implementando la capacità operativa di interconnessioni e progetti condivisi, garantendo coerenza tra i bisogni e le risorse locali disponibili e creando opportunità future sulla base dei risultati ottenuti dal progetto.

LE COMUNITÀ DI PRATICA

Per Comunità di Pratica si intende aggregazioni informali di attori che si costituiscono spontaneamente attorno a problemi comuni sviluppando solidarietà organizzativa e condividendo scopi, conoscenze, significati e linguaggi. Ogni tavola rotonda, dunque, vedrà la partecipazione di minimo 10 rappresentanti. Inoltre, saranno oltre 100 gli stakeholder coinvolti attraverso interviste, questionari, partecipazioni a incontri ed eventi. Gli output determinati da ogni Comunità di Pratica raggiungeranno più di 5000 utenti in target e ulteriori 50.000 raggiunti tramite la comunicazione esterna delle attività progettuali.

LE COMUNITÀ DI PRATICA

Comunità di pratica 1

1. Innovazione delle comunità territoriali: modelli di pratica sportiva sostenibili di sviluppo urbano, in grado di creare reti e partnership

Comunità di pratica 2

2. Dialogo strutturato tra sport e sviluppo urbano

Comunità di pratica 3

3. Sport nelle scuole e nelle università

Comunità di pratica 4

4. Buone pratiche sportive che raccontano valore sociale ed economico

Comunità di pratica 5

5. Innovazione in ambito sportivo: sviluppo di hub fisici e virtuali dedicati ad incubatori e acceleratori pubblici

COMUNITÀ DI PRATICA 1

INNOVAZIONE DELLE COMUNITÀ TERRITORIALI: MODELLI DI PRATICA SPORTIVA SOSTENIBILI DI SVILUPPO URBANO, IN GRADO DI CREARE RETI E PARTNERSHIP

Obiettivi: Far diventare la pratica sportiva uno strumento per innovare le Comunità territoriali e gli spazi urbani. Come? mettendo a punto modelli sostenibili e intelligenti di sviluppo urbano così che si possa facilitare lo sviluppo di reti e partnership.

Protagonisti: In questo caso specifico, si prevede il coinvolgimento di dirigenti comunali, imprese, enti del Terzo Settore, cittadini e tutticoloro che sono interessati a far parte della comunità.

COMUNITÀ DI PRATICA 2

DIALOGO STRUTTURATO TRA SPORT E SVILUPPO

Obiettivi: Fare in modo che la pratica sportiva venga incentivata negli spazi urbani (come ad esempio parchi o giardini) considerando interventi che vadano a valorizzare: interconnessione digitale, mobilità sostenibile e innovazione degli spazi. Tale Comunità di Pratica ha dunque il compito di strutturare un dialogo netto tra sport e interventi di sviluppo urbano.

Protagonisti: Per far sì che ciò avvenga saranno coinvolti: esperti derivanti dal tessuto imprenditoriale, ingegneri, architetti, dirigenti locali, dirigenti di OPES e rappresentanti di ASD e SSD.

COMUNITÀ DI PRATICA 3

SPORT NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITA

Obiettivi: La terza tavola rotonda ha per oggetto scuole e università. Lo scopo è infatti trovare soluzioni che incentivino la pratica sportiva negli istituti, legando l’educazione al benessere psico-fisico e utilizzando le attività sportive come volano per la crescita individuale. Le scuole diventano così protagoniste: spetta a loro la guida del processo di monitoraggio e gestione del prodotto realizzato all’interno della comunità di Pratica che si occupa di tale linea.

Protagonisti: Sono quindi coinvolte: comunità e associazioni giovanili, istituzioni e dirigenti scolastici, rappresentanti del mondo accademico, psicologi, tecnici dello sport, dirigenti di OPES e rappresentanti di ASD e SSD.10

COMUNITÀ DI PRATICA 4

BUONE PRATICHE SPORTIVE CHE RACCONTANO VALORE SOCIALE ED ECONOMICO

Obiettivi: Il quarto incontro intende promuovere e valorizzare i casi di successo sul territorio al fine di sviluppare una visione condivisa del valore sociale ed economico dello sport, in quanto strumento di dialogo e crescita condivisa.

Protagonisti: Tra i partecipanti figureranno giovani del territorio, associazioni del Terzo Settore, associazioni sportive, interlocutori istituzionali del territorio, dirigenti OPES e rappresentanti di ASD e SSD.

COMUNITÀ DI PRATICA 5

 

INNOVAZIONE IN AMBITO SPORTIVO: SVILUPPO DI HUB FISICI E VIRTUALI DEDICATI AD INCUBATORI E ACCELLERATORI PUBBLICI

Obiettivi: L’ultimo step da remoto prevede la promozione e la realizzazione di spazi virtuali e fisici dedicati all’innovazione in ambito sportivo, facendo in modo che si favorisca l’ideazione di acceleratori pubblici dedicati allo sport.

Protagonisti: In tale fase, è importante riunire imprenditori di startup innovative che possano raccontare storie di successo, soggetti in grado di di agevolare la creazione di acceleratori pubblici e il mondo dell’imprenditoria affinché possa supportare idee come oggetto di startup sportive, il mondo sportivo tutto e il Terzo settore.

GLI OUTPUT DELLE COMUNITÀ DI PRATICA

Al termine di ogni incontro verranno rilasciati degli output che si traducono in: elaborare un documento che comprende idee, proposte e soluzioni; dare vita a un corso di formazione basato sull’analisi dei fabbisogni rilevati e a una campagna di disseminazione delle best practices. Infine, sperimentare effettivamente le best practices rilevate. A conclusione del progetto, invece, verranno organizzati due eventi, uno a Torino e l’altro a Roma, nel corso dei quali saranno restituiti i risultati di ogni Comunità di Pratica e delle indagini svolte durante i 12 mesi di attività.

  1. Documento con proposte e soluzioni
  2. Corso di formazione e campagna di disseminazione delle best practice
  3. Sperimentare le best practice

Comitato tecnico scentifico

A supervisionare le Comunità di Pratica e i gruppo di lavoro sarà un Comitato Tecnico Scientifico, composto da Professori universitari di comprovata esperienza nazionale ed internazionale.

Marcello Boggetti
Marcello Boggetti

SAA-School of Management - Università di Torino e Coordinatore del CTS

Manuela Brusoni
Manuela Brusoni

Professore of Practice di Government, SDA Bocconi Milano

Fabrizio Mosca
Fabrizio Mosca

Professore di Economia e gestione delle imprese e consigliere di amministrazione Intesa San Paolo

Davide Sola
Davide Sola

Professore di strategia e management - Università di Cambridge e Escp-Eap Londra

Bernardino Chiaia
Bernardino Chiaia

Professore di Scienza delle Costruzioni, Politecnico di Torino e CEO Infrato

Luca Giustiniano
Luca Giustiniano

Prorettore e Professore ordinario di Organizzazione aziendale, LUISS

Andrea Rocchi
Andrea Rocchi

Direttore centro di ricerca IMPRESAPIENS, La Sapienza Roma

OBIETTIVI SPECIFICI

Analisi e mappatura dei bisogni

Condivisione della conoscenza

Promozione dei modelli di progettazione e gestioni efficienti

formazione specifica sui bisogni rilevati, condivisione delle buone pratiche e sperimentazione delle stesse

Valutazione di impatto interna

Sperimentazione nuovi modelli gestionali

Creazione di nuove partnership

Individuazione e allestimento di spazi

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